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Governance sostenibile: nuovi modelli per generare impatto

Ripensare la leadership e i processi decisionali nel Terzo Settore per affrontare il cambiamento 

Nel Terzo Settore, la governance non è solo una questione di struttura organizzativa: è il riflesso della missione, dei valori e della capacità di generare impatto. In un contesto di transizione ecologica e digitale, le organizzazioni non profit sono chiamate a ripensare i propri modelli decisionali per essere più resilienti, inclusivi e sostenibili. 

Questo secondo articolo del ciclo “Terzo Settore 2030” esplora come la governance possa evolvere per rispondere alle sfide contemporanee, rafforzando la coerenza tra ciò che si è e ciò che si fa. 

Governance sostenibile: una definizione ampia 

Parlare di governance sostenibile significa andare oltre la compliance e la burocrazia. Significa costruire processi decisionali che siano: 

  • Partecipativi, coinvolgendo attivamente volontari, beneficiari, comunità. 
  • Trasparenti, con strumenti di rendicontazione chiari e accessibili. 
  • Adattivi, capaci di rispondere al cambiamento con flessibilità e visione. 

Una governance sostenibile è quella che mette al centro le persone, valorizza le competenze e promuove la corresponsabilità. 

Modelli emergenti nel Terzo Settore 

Sempre più organizzazioni stanno sperimentando modelli innovativi di governance: 

  • Leadership condivisa: superamento del modello verticistico, con ruoli distribuiti e decisioni collettive. 
  • Governance comunitaria: coinvolgimento diretto dei portatori di interesse nei processi strategici. 
  • Modelli ibridi: integrazione tra logiche non profit e imprenditoriali, con attenzione all’impatto e alla sostenibilità economica. 

Questi modelli non sono solo teorici: stanno già trasformando il modo in cui molte realtà operano e si relazionano con il territorio. 

Strumenti e pratiche per una governance efficace 

Per rendere la governance sostenibile e concreta, servono strumenti adeguati: 

  • Codici etici e di condotta: per orientare comportamenti e decisioni. 
  • Bilancio sociale: per rendicontare l’impatto e rafforzare la fiducia. 
  • Piani strategici partecipati: per costruire visioni condivise e realistiche. 

La governance non è un documento: è un processo vivo, che si alimenta di dialogo, ascolto e responsabilità. 

Il ruolo della consulenza strategica 

Capital Advisory srl sb accompagna le organizzazioni del Terzo Settore nel ripensare la propria governance, facilitando percorsi di cambiamento e co-progettazione. Lo facciamo con un approccio sistemico, centrato sulle persone e orientato all’impatto. 

Crediamo che una governance sostenibile sia il primo passo verso un’organizzazione capace di durare nel tempo e di generare valore per la comunità. 

Uno sguardo al futuro 

Nel prossimo articolo parleremo di finanza ad impatto: come accedere a strumenti innovativi per sostenere progetti sociali e ambientali. 

👉 La vostra organizzazione sta ripensando la propria governance? Raccontateci la vostra esperienza o scriveteci per approfondire. 

👉 www.capitaladvisory.net 

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