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GRI e la nuova frontiera del reporting climatico ed energetico: standard più chiari, azioni più concrete
Negli ultimi anni, la rendicontazione di sostenibilità è diventata un pilastro fondamentale per le scelte strategiche di imprese, investitori e stakeholder pubblici. Con l’intensificarsi dell’emergenza climatica e l’evoluzione delle normative internazionali, emerge con forza l’urgenza di adottare standard di reporting più chiari, coerenti e integrabili. In un contesto segnato da crescente pressione da parte dei mercati, dei regolatori e della società civile, dotarsi di strumenti aggiornati non è più solo un’opzione, ma una necessità.
In risposta a questa esigenza, il Global Reporting Initiative (GRI) ha introdotto nel giugno 2025 due nuovi standard tematici: GRI 102 – Climate Change e GRI 103 – Energy. Due strumenti profondamente rivisti che puntano a garantire trasparenza sugli impatti climatici ed energetici delle organizzazioni e ad accompagnarle nel percorso di allineamento ai nuovi riferimenti normativi, come gli ESRS europei e lo IFRS S2 emesso dallo ISSB.
L’obiettivo non è solo quello di migliorare la qualità delle informazioni, ma di stimolare un cambiamento concreto: azioni misurabili, responsabilità chiare e un orientamento strategico verso un modello economico low carbon e socialmente equo.
GRI 102 – Climate Change: rendere visibili gli impatti, misurare le risposte
Il nuovo GRI 102 fissa nuovi parametri per la trasparenza climatica, diventando il punto di riferimento per le imprese che vogliono comunicare in modo credibile il proprio impegno verso la transizione.
Tra gli elementi chiave:
· Disclosure completa delle emissioni Scope 1, 2 e 3, secondo il GHG Protocol, con la possibilità di includere anche le emissioni “evitate” e quelle lungo l’intera catena del valore;
· Informazioni dettagliate su obiettivi di decarbonizzazione, strategie di adattamento e piani di transizione climatica;
· Integrazione della dimensione sociale, con focus sulla just transition, e sugli impatti per lavoratori, comunità e soggetti vulnerabili;
· Reporting sui rischi climatici anche non finanziari, per offrire una visione completa e sistemica dell’impatto aziendale.
Questo approccio consente di verificare la coerenza tra impegni dichiarati e azioni effettive, contrastando il greenwashing e rafforzando la fiducia degli stakeholder.
GRI 103 – Energy: un nuovo paradigma per la transizione energetica
Complementare al GRI 102, il nuovo GRI 103 – Energy offre un framework solido per descrivere consumi, efficienza e strategie energetiche in chiave di sostenibilità.
Le principali novità includono:
· Classificazione dettagliata delle fonti energetiche, rinnovabili e non;
· Indicatori sull’intensità energetica dei processi e dei prodotti;
· Informazioni obbligatorie su misure di efficienza, generazione interna e uso innovativo dell’energia;
· Analisi del ruolo aziendale nella decarbonizzazione della catena del valore.
Tutti elementi che aiutano a quantificare con precisione l’impegno delle imprese verso una transizione energetica equa, concreta e misurabile.
Uno dei tratti distintivi di questi nuovi standard è la loro interoperabilità con altri framework internazionali:
Le disclosure del GRI 102 sono allineate con l’IFRS S2, facilitando la convergenza tra dati di sostenibilità e informativa finanziaria;
L’integrazione con gli ESRS permette alle imprese soggette alla CSRD di soddisfare gli obblighi normativi UE con un unico modello;
L’utilizzo del GHG Protocol come standard metodologico garantisce confrontabilità tra settori, Paesi e contesti diversi. Il risultato è un linguaggio comune, condiviso a livello globale, che traduce la complessità delle sfide climatiche in dati affidabili e azioni verificabili.
Con GRI 102 e 103, il GRI spinge le imprese a superare la logica della rendicontazione dichiarativa, chiedendo una misurazione oggettiva dei risultati, un monitoraggio continuo e una valutazione integrata degli impatti ambientali e sociali. Si rafforza così il principio secondo cui la sostenibilità non è un esercizio di comunicazione, ma una leva strategica per la gestione del rischio, della reputazione e della competitività nel lungo periodo. I nuovi standard rappresentano un’occasione concreta per ripensare il proprio approccio alla rendicontazione, in nome di una materialità autentica, della responsabilità sociale e della compliance normativa.
In un panorama in rapida evoluzione, avere strumenti coerenti, aggiornati e riconosciuti è la chiave per affrontare il futuro con visione, credibilità e impatto.
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