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TERZO SETTORE: PREPARARSI AI CAMBIAMENTI DEL 2026

  • A partire dal 1° gennaio 2026, entreranno in vigore le disposizioni fiscali del Codice del Terzo Settore (D. Lgs. 117/2017, Titolo X), dopo il via libera preliminare della Commissione Europea.  
  • Entro il 31 marzo 2026 le ONLUS dovranno iscriversi al RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore) per non perdere gran parte del loro patrimonio. 
  • E nel 2026 cambieranno con molta probabilità la normativa sulla Partita IVA per gli ETS. 

Le principali novità includono: 

  • Superamento del vecchio regime fiscale (art. 148 TUIR e Legge 398/1991). 
  • Nuovo regime forfettario agevolato per le attività commerciali degli ETS iscritti al RUNTS. 
  • Defiscalizzazione degli utili reinvestiti nelle attività statutarie o nel patrimonio. 
  • Nuovi incentivi per investitori, inclusi strumenti di finanza sociale come i social bonus con tassazione agevolata al 12,5%. 
  • Ridefinizione delle attività commerciali e delle modalità di rendicontazione. 
  • Possibile revisione della qualifica giuridica per molti enti, in base al nuovo assetto normativo. 

🧰 Per non trovarsi impreparati, per chi non lo avesse già fatto, serve procedere con alcune azioni fondamentali a seconda se onlus o altro ente: 

  • Analisi Preliminare 
  • Verifica iscrizione al RUNTS 
  • Valutazione della forma giuridica e attività prevalente 
  • Mappatura delle attività istituzionali vs commerciali 
  • Valutazione Fiscale con:  
  • Simulazione del nuovo regime fiscale 
  • Analisi dell’impatto della defiscalizzazione 
  • Verifica requisiti per accedere al regime forfettario 
  • Governance e Statuto 
  • Revisione dello statuto alla luce delle nuove norme 
  • Adeguamento degli organi di controllo e trasparenza 
  • Pianificazione Strategica 
  • Opportunità di finanziamento e investimenti 
  • Accesso a social bonus e strumenti di finanza sociale 
  • Formazione e Supporto 
  • Workshop per staff e volontari 
  • Assistenza nella comunicazione delle novità ai soci 

Dal 1° gennaio 2026, per gli Enti del Terzo Settore (ETS) entreranno in vigore anche importanti novità in materia di IVA, che avranno un impatto diretto sulla gestione della Partita IVA: 

  1. Passaggio da “esclusione” a “esenzione” IVA
  • Attualmente molte attività degli ETS sono escluse da IVA (art. 4 DPR 633/1972), quindi non soggette a obblighi IVA. 
  • Dal 2026, queste attività passeranno al regime di esenzione IVA (art. 10 DPR 633/1972), il che comporta: 
  • Obbligo di apertura della Partita IVA per molte attività prima escluse. 
  • Obbligo di fatturazione elettronica anche per attività esenti. 
  • Perdita del diritto alla detrazione dell’IVA sugli acquisti. 
  1. Nuovo regime forfettario IVA per ODV e APS
  • Le Organizzazioni di Volontariato (ODV) e le Associazioni di Promozione Sociale (APS) , iscritte al RUNTS naturalmente, potranno accedere a un regime forfettario IVA se: 
  • Con ricavi annui inferiori a una certa soglia (da definire con decreto attuativo). 
  • Questo regime semplifica gli adempimenti, ma non si applica automaticamente: va optato. 
  1. Esonero da adempimenti IVA (art. 36-bis DPR 633/1972)
  • Alcuni ETS potranno accedere a un esonero dagli adempimenti IVA (niente fatture, registri, dichiarazioni), ma solo per entrate non commerciali. 
  • Questo esonero non si applica se l’ente svolge attività commerciali rilevanti. 

📌 Implicazioni pratiche 

  • Molti ETS dovranno aprire o aggiornare la Partita IVA. 
  • Sarà necessario valutare l’inquadramento fiscale di ogni attività (istituzionale, commerciale, mista). 
  • Nuovi obblighi di rendicontazione e tracciabilità anche per attività prima escluse. 

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