Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. 14/2019), riformato ed entrato pienamente in vigore…
Proroga scadenza PEC amministratori.
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha ufficialmente esteso i termini della scadenza originaria del 30 giugno 2025 al 31 dicembre 2025, come comunicato nell’avviso del 25 giugno 2025. Tale proroga mira a consentire una più ordinata attuazione dell’obbligo normativo relativo alla Posta Elettronica Certificata (PEC) per gli amministratori di società.
Il mondo imprenditoriale italiano è in continua evoluzione, e con esso anche le normative che ne regolano il funzionamento. Tra le novità recenti, questa estensione dei termini rappresenta un punto di svolta per molte realtà aziendali.
La circolare del MIMIT, attesa da tempo, chiarisce i nuovi termini entro i quali gli amministratori dovranno regolarizzare la propria posizione in merito alla PEC. Si tratta di un differimento significativo, pensato per concedere tempo sufficiente all’adeguamento, anche se rimangono alcuni dubbi sulla perentorietà del nuovo termine del 31 dicembre 2025.
Le motivazioni dietro questa decisione possono includere:
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l’intento di agevolare le imprese in una fase di transizione;
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la complessità procedurale per determinati soggetti;
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la volontà di evitare il sovraccarico degli uffici incaricati dei controlli.
Questa dilazione dei termini rappresenta un vero e proprio sollievo per imprese e professionisti, che ora avranno più tempo per:
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verificare la regolarità della PEC degli amministratori;
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procedere con eventuali attivazioni o aggiornamenti.
Inoltre, la proroga dovrebbe ridurre il rischio di sanzioni per il mancato rispetto delle scadenze precedenti. Tuttavia, è fondamentale sfruttare al meglio questo tempo aggiuntivo per assicurarsi che la PEC sia:
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attiva;
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funzionante;
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consultata regolarmente, per non perdere comunicazioni ufficiali importanti.
Un atto di pragmatismo
La circolare del 25 giugno 2025 si configura come un segno di pragmatismo e attenzione da parte del MIMIT nei confronti delle esigenze del tessuto imprenditoriale.
Se da un lato l’obiettivo rimane la digitalizzazione completa delle comunicazioni, dall’altro questa flessibilità dell’ultimo minuto consente alle imprese di affrontare la transizione con maggiore serenità e preparazione.
Nei prossimi giorni sarà fondamentale monitorare con attenzione l’evoluzione normativa, in particolare per quanto riguarda eventuali sanzioni che, sebbene non ancora confermate, potrebbero essere previste in caso di mancato rispetto della nuova scadenza.
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