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La liquidazione controllata del sovraindebitato
La liquidazione controllata del sovraindebitato è una nuova procedura introdotta dal Codice della Crisi di Impresa e dell’Insolvenza (CCII), che rappresenta un’importante innovazione nel trattamento delle situazioni di sovraindebitamento. Questa procedura è rivolta a quei soggetti che, non essendo fallibili (come i piccoli imprenditori, i professionisti, i consumatori), si trovano in una condizione di grave difficoltà economica e non riescono a far fronte ai propri debiti.
Tra le principali caratteristiche della procedura ricordiamo:
Accessibilità: La liquidazione controllata è accessibile ai debitori non fallibili, inclusi piccoli imprenditori, professionisti, artisti, associazioni e fondazioni che non svolgono attività commerciale. È una procedura giudiziale volta a offrire una via d’uscita dalla situazione di sovraindebitamento.
Nomina del liquidatore: Il tribunale nomina un liquidatore, il quale avrà il compito di gestire e liquidare il patrimonio del debitore. Il liquidatore è una figura centrale, responsabile di garantire l’equità della procedura e la massimizzazione del valore dei beni per soddisfare i creditori.
Esdebitazione: Una delle caratteristiche più rilevanti è l’opportunità per il debitore di ottenere l’esdebitazione, ovvero la liberazione dai debiti residui non soddisfatti attraverso la liquidazione dei propri beni. Questo avviene a condizione che il debitore collabori pienamente con il liquidatore e rispetti le disposizioni della procedura.
Piano di liquidazione: Il liquidatore redige un piano di liquidazione che deve essere approvato dal giudice. Tale piano prevede la vendita dei beni del debitore e la ripartizione del ricavato tra i creditori secondo l’ordine delle prelazioni stabilite dalla legge.
Tutela dei beni essenziali: La procedura prevede la possibilità di escludere dalla liquidazione alcuni beni essenziali per il debitore e la sua famiglia, come ad esempio la casa di abitazione, in casi particolari previsti dalla legge, per garantire un minimo di dignità e stabilità al debitore.
Sospensione delle azioni esecutive: Durante la procedura, le azioni esecutive individuali promosse dai creditori sono sospese, al fine di consentire una gestione ordinata e unitaria della liquidazione del patrimonio del debitore.
I vantaggi riguardano essenzialmente la possibilità di risoluzione dei debiti, consentendo al debitore di ripartire con una nuova situazione finanziaria, priva del fardello del sovraindebitamento.
Inoltre questa procedura fornisce una protezione legale al debitore durante la procedura, bloccando le azioni esecutive dei creditori.
Mentre per il ceto creditorio la procedura garantisce una ripartizione equa del patrimonio tra i creditori, secondo le regole di prelazione.
La liquidazione controllata del sovraindebitato rappresenta dunque un importante strumento di gestione della crisi per quei soggetti non fallibili che si trovano in gravi difficoltà economiche. Grazie a questa procedura, il debitore ha la possibilità di liberarsi dai debiti e ripartire, mentre i creditori possono ottenere una soddisfazione equa e ordinata delle loro pretese.