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Via libera del Consiglio dei Ministri al decreto attuativo della legge sulla Terza Età 

Previsti in forma sperimentale diversi interventi tra cui un assegno che passa a oltre 1000€ senza imposizione fiscale. 

Il Consiglio dei Ministri ha da poco approvato lo schema di decreto legislativo attuativo della legge delega 23 marzo 2023 n. 33 sulla governance della politica nazionale in favore delle persone anziane. 

Il Patto per la Terza Età, così chiamato dalla Presidente del Consiglio, ha visto il suo iter iniziare con il Governo Draghi e risponde a un’esigenza improrogabile a cui già da decenni hanno risposto Francia e Germania e non solo. La Viceministra Bellucci ha dato anche alcuni numeri: 14 Milioni di anziani di cui 3,8 gravemente disabili. Se pensiamo che la popolazione italiana sarà sempre più “Anziana” con un conseguente aumento delle persone con disabilità più o meno gravi, capiamo quanto sia urgente una Legge Quadro con i giusti finanziamenti e per questo serviva approfittare da subito dei fondi del PNRR e rendere strutturale la riforma per ora solo sperimentale e con un finanziamento parziale.

Ricordo e auguro a tutti che saremo o siamo tutti anziani. 

Lo schema di decreto si compone di tre sezioni: 

  • La prima attua i principi di delega concernenti la governance generale della politica nazionale in favore delle persone anziane e definisce i contenuti delle politiche di promozione dell’invecchiamento attivo e della prevenzione 
  • La seconda attua i principi di delega concernenti la semplificazione e l’evoluzione dei criteri di valutazione multidimensionale della persona anziana e della persona anziana non autosufficiente, l’integrazione tra settore sociosanitario e settore sociale nei percorsi di presa in carico della persona anziana non autosufficiente, rafforza il ruolo degli Ambiti Territoriali Sociali e definisce il continuum assistenziale mediante la definizione della rete territoriale dei servizi che favoriscono la domiciliarità delle cure scongiurando ospedalizzazioni incongrue e inserimenti evitabili in residenze. Inoltre, questa terza sezione definisce principi di riferimento per la riqualificazione di tutti i servizi dedicati agli anziani non autosufficienti (domiciliari, residenziali e semiresidenziali) 
  • La terza attua i principi di delega, nell’ambito delle risorse disponibili, varando la misura universale sperimentale che, su base volontaria, consentirà alle persone non autosufficienti più deboli economicamente di fruire dell’indennità di accompagnamento e di una misura che sostiene il costo dei servizi di assistenza domiciliare; inoltre, vengono introdotte misure di sostegno al ruolo sociale e ai percorsi di reinserimento lavorativo per i caregiver familiari. 

Il decreto prevede un aumento significativo del 200% dell’assegno di accompagnamento per alcune categorie con la partenza del periodo sperimentale di prova della misura dal 1° gennaio 2025 che riguarderà chi ha più di 80 anni, chi ha gravissime disabilità e chi si trova in condizione di grave povertà (ISEE sotto i 6000€). Tutto questo in linea col Patto per la Terza Età come da legge 33 del 2023. La legge prevede questa prestazione universale, così chiamata ed esenta da imposizione fiscale, insieme alla nascita del CIPA Comitato Interministeriale in favore della Popolazione Anziana. 

Nella riforma è presente ma serve maggior impulso al coinvolgimento del TERZO SETTORE. L’intervento, affinché sia efficace e sostenibile, deve prevedere il pieno e consapevole intervento del Terzo settore organizzato e disposto a fare rete. Settore che con le sue innumerevoli realtà è diffuso in tutto il territorio ed arriva dove nessun altro potrebbe arrivare.

Serve un’Alleanza che parli lo stesso linguaggio e per questo serve aiutare sia il Pubblico che il Privato, Profit e Non Profit.  

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