La Regione Lazio , intende promuovere il rafforzamento e il miglioramento della competitività delle PMI del Lazio che svolgono…
Partita iva: adempimento spontaneo anomalie IVA 2021
L’agenzia delle entrate in data 15 Agosto ha pubblicato le modalità di comunicazione per la promozione dell’adempimento spontaneo per tutti quei soggetti titolari di partita IVA.
I soggetti Iva destinatari della comunicazione hanno la possibilità di verificare i dati in possesso dell’Agenzia e, nel caso in cui riconoscano gli errori o le omissioni segnalate, provvedere al pagamento di quanto dovuto tramite il ravvedimento operoso, beneficiando quindi delle sanzioni in misura ridotta.
Quali elementi e informazioni saranno disponibili ai contribuenti?
Per quanto riguarda i contribuenti passivi IVA, consisteranno in:
- Dati fiscali delle fatture elettroniche: riferiti a cessioni di beni e prestazioni di servizi tra soggetti residenti in Italia;
- Corrispettivi giornalieri;
- Dati della dichiarazione annuale IVA dalla quale emergono anomalie per l’anno 2021.
La modalità di comunicazione sarà la seguente:
Le informazioni saranno trasmesse al domicilio digitale dei contribuenti e quindi saranno consultabili nell’area riservata del portale dell’agenzia dell’Entrate (“Cassetto Fiscale” e “Fatture e Corrispettivi”) e includeranno:
- Il numero identificativo della comunicazione e l’anno di imposta;
- Il totale delle operazioni IVA trasmesse telematicamente;
- Dettagli delle anomalie riscontrate e modalità di regolarizzazione.
Più nello specifico verrà inviato il protocollo identificativo e la data di invio della dichiarazione IVA, per il periodo d’imposta oggetto di comunicazione nel quale risultano delle anomalie. Ad esempio verrà comunicato l’ importo della somma delle operazioni IVA trasmesse telematicamente aventi le seguenti nature: i. attive imponibili; ii. passive con applicazione del regime di inversione contabile (reverse charge) oltre che ;
- ammontare complessivo delle operazioni attive imponibili e delle operazioni passive in regime di reverse charge che non risulterebbe indicato nella dichiarazione IVA;
- dati identificativi dei clienti e relativo ammontare delle operazioni attive imponibili;
- ammontare complessivo dei corrispettivi giornalieri
- per operazioni imponibili, distinto per “matricola dispositivo RT”, “documenti commerciali online” o “distributori carburanti”;
- dati identificativi dei fornitori e relativo ammontare delle operazioni passive in regime di reverse charge.
Gli eventuali errori potranno essere sanati da intermediari incaricati della trasmissione delle dichiarazioni. Inoltre, i contribuenti potranno correggere errori e omissioni usufruendo delle riduzioni previste, in relazione al tempo trascorso dalla commissione del reato.
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