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Il consorzio con attività esterna: caratteristiche e disciplina

Il consorzio è un contratto mediante il quale più imprenditori autonomi si associano per coordinare lo svolgimento di alcune fasi delle rispettive attività, allo scopo di accrescere la loro capacità competitiva. La disciplina generale si trova negli articoli 2602-2615-bis del Codice Civile.

Tra le varie tipologie di consorzio, quello con attività esterna rappresenta una forma giuridica strutturata e dotata di autonomia organizzativa e soggettività giuridica. Di seguito analizziamo le sue principali caratteristiche.

Il consorzio con attività esterna è una figura che, oltre a coordinare le imprese consorziate, svolge direttamente attività nei confronti di terzi, operando come un vero e proprio soggetto giuridico autonomo. Il suo scopo non è il lucro individuale, bensì il vantaggio economico dei consorziati attraverso l’organizzazione comune di attività.

A differenza del consorzio semplice, il consorzio con attività esterna:

  • è dotato di soggettività giuridica propria;

  • deve essere iscritto nel Registro delle Imprese;

  • ha un patrimonio autonomo rispetto a quello delle imprese consorziate.

Il contratto consortile deve essere redatto per iscritto e deve contenere:

  • denominazione e sede;

  • oggetto e durata del consorzio;

  • diritti e obblighi dei consorziati;

  • norme sul funzionamento dell’organo amministrativo;

  • disciplina dei rapporti patrimoniali.

Il consorzio deve essere dotato di uno statuto o atto costitutivo, da depositare presso il Registro delle Imprese.

Il consorzio con attività esterna dispone di una propria organizzazione:

  • Assemblea dei consorziati, con funzioni deliberative;

  • Organo amministrativo, che può essere monocratico o collegiale (es. presidente o consiglio di amministrazione);

  • Eventualmente, organo di controllo, se previsto dallo statuto o imposto dalla legge (in base alla dimensione).

  • Il consorzio risponde con il proprio patrimonio per le obbligazioni contratte verso terzi.

  • I consorziati non rispondono personalmente, salvo il caso in cui abbiano assunto obbligazioni in nome proprio o in caso di garanzie prestate.

  • Tuttavia, i consorziati possono essere tenuti a versare contributi patrimoniali secondo quanto stabilito dallo statuto.

L’attività esterna è una delle caratteristiche qualificanti:

  • Il consorzio può stipulare contratti, fornire beni o servizi, partecipare a gare pubbliche, ecc.

  • Opera in nome proprio, ma sempre nell’interesse delle imprese consorziate.

La durata del consorzio è solitamente determinata. Può sciogliersi per:

  • decorso del termine;

  • raggiungimento o impossibilità dello scopo;

  • decisione dell’assemblea;

  • altre cause previste dallo statuto o dalla legge.

I consorzi con attività esterna sono frequentemente utilizzati in:

  • Consorzi stabili per l’esecuzione di appalti pubblici;

  • Consorzi industriali e artigiani per la gestione di servizi comuni (marketing, logistica, formazione);

  • Consorzi di tutela di prodotti agroalimentari (DOP, IGP) per promuovere e commercializzare i prodotti.

Il consorzio con attività esterna rappresenta uno strumento efficace per le imprese che vogliono cooperare mantenendo la propria autonomia, ma rafforzando la competitività tramite un’organizzazione comune. La sua autonomia patrimoniale e operativa, unita alla possibilità di agire verso terzi, lo rende una forma di aggregazione imprenditoriale flessibile e utile in molti contesti settoriali.

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