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Legge di Bilancio 2026: le principali novità fiscali per famiglie e imprese
Riduzione dell’IRPEF, nuove sanatorie fiscali, incentivi al lavoro stabile e misure per la famiglia: queste le principali novità contenute nella Legge di Bilancio 2026, approvata dal Consiglio dei Ministri il 17 ottobre 2025 e trasmessa al Senato (A.S. 1689) il 22 ottobre 2025, dopo la bollinatura della Ragioneria generale dello Stato.
Il disegno di legge prevede un intervento complessivo di circa 18 miliardi di euro medi annui, articolato in 10 titoli che spaziano dal riordino della tassazione personale e d’impresa al sostegno del reddito delle famiglie, fino a misure per la sanità, gli enti territoriali e la revisione della spesa pubblica.
1. Fisco e potere d’acquisto delle famiglie
Riduzione IRPEF
L’articolo 2 introduce una riduzione dell’aliquota intermedia IRPEF: si passa dal 35% al 33% per i redditi compresi tra 28.000 e 50.000 euro.
Per i contribuenti con redditi superiori a 200.000 euro, viene prevista una riduzione di 440 euro sulle detrazioni d’imposta (con esclusione delle spese sanitarie).
Carta “Dedicata a te”
Rifinanziata per il biennio 2026-2027 con 500 milioni di euro l’anno (art. 3), la carta continuerà a sostenere le famiglie a basso reddito per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità.
Premi di produttività e rinnovi contrattuali
L’articolo 4 introduce una tassazione sostitutiva del 5% sugli incrementi retributivi corrisposti ai dipendenti del settore privato nel 2026 (per redditi fino a 28.000 euro).
Prevista inoltre una flat tax all’1% sui premi di produttività erogati nel 2026 e 2027, entro il limite di 5.000 euro.
Buoni pasto elettronici
L’esenzione fiscale viene innalzata da 8 a 10 euro (art. 5).
Locazioni brevi
L’art. 7 modifica la disciplina delle locazioni brevi (D.L. 50/2017) stabilendo che l’aliquota ridotta al 21% per la cedolare secca si applica solo se il contribuente loca direttamente, senza l’intervento di piattaforme o intermediari (come Airbnb o Booking).
In tutti gli altri casi, resta valida l’aliquota ordinaria del 26%.
Se anche un solo contratto nell’anno è stato gestito tramite portali telematici, la riduzione non si applica.
Superbonus ed Ecobonus
Confermate le detrazioni al 50% per le spese sostenute nel 2025-2026, che scenderanno al 36% dal 2027 (art. 9).
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Ecobonus (art. 14 D.L. 63/2013):
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l’aliquota del 36% resta valida anche per il 2026;
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la riduzione al 30% scatterà solo dal 2027;
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le detrazioni “rafforzate” fino al 50% vengono prorogate al 2026.
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Bonus ristrutturazioni (art. 16 D.L. 63/2013):
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detrazione del 50% fino al 31 dicembre 2026, con tetto massimo di 96.000 euro per unità immobiliare;
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dal 2027, ritorno alla misura ordinaria del 36%;
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proroga al 2026 anche per i bonus collegati (bonus mobili, interventi su parti comuni condominiali).
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2. Misure per le imprese
Investimenti in beni strumentali
L’art. 94 introduce una maggiorazione dell’ammortamento per gli investimenti in beni strumentali nuovi effettuati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2026 (o entro il 30 giugno 2027 con ordine e acconto del 20% entro fine 2026).
Il beneficio, valido ai fini delle imposte sui redditi, è riconosciuto in queste misure:
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+180% fino a 2,5 milioni di euro;
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+100% fino a 10 milioni;
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+50% fino a 20 milioni.
Per gli investimenti “green” che riducono i consumi energetici del 3% (o del 5% nei processi produttivi), la maggiorazione sale al +220%.
Gestione e controlli saranno affidati al GSE, tramite apposita piattaforma. Il beneficio è cumulabile con altre agevolazioni nei limiti del costo sostenuto.
Altre misure per le imprese
Previsti crediti d’imposta per la ZES unica e le Zone logistiche semplificate (art. 95), nonché contributi a tasso agevolato per le PMI che investono in macchinari e attrezzature (art. 97).
Criptovalute ed euro-token
Aliquota ridotta al 26% per i redditi derivanti da token di moneta elettronica ancorati all’euro (euro-token), in linea con il Regolamento UE 2023/1114.
Non saranno considerate plusvalenze le conversioni tra euro e tali token o il loro rimborso al valore nominale.
Viene inoltre istituito un Tavolo permanente di vigilanza sulle cripto-attività, con la partecipazione di MEF, Banca d’Italia, CONSOB, Guardia di Finanza e UIF.
Assegnazione agevolata di beni ai soci
Riaperta la possibilità per società e imprese individuali di assegnare o cedere beni ai soci entro il 30 settembre 2026 con tassazione agevolata:
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imposta sostitutiva dell’8% (10,5% per le società non operative);
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riserve in sospensione tassate al 13%;
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imposte di registro, ipotecarie e catastali ridotte.
Pagamento in due rate: 60% entro settembre e saldo entro novembre 2026.
Contributo banche e assicurazioni
Aumento di 2 punti percentuali dell’aliquota IRAP per banche e assicurazioni nel triennio 2026-2028 (art. 21).
Definizione agevolata delle cartelle
Introdotta una nuova sanatoria dei carichi affidati alla riscossione tra il 2000 e il 2023 (escluse le somme da accertamento).
I debiti potranno essere estinti senza sanzioni, interessi e aggio, pagando solo imposte e spese di notifica/esecuzione.
Il pagamento potrà avvenire:
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in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2026, oppure
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in 54 rate bimestrali fino al 2035 (interessi al 4% annuo).
Domande entro il 30 aprile 2026 all’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
3. Lavoro e previdenza
Incentivi alle assunzioni
L’art. 37 stanzia 154 milioni per il 2026, 400 milioni per il 2027 e 271 milioni per il 2028 a sostegno dell’occupazione giovanile, femminile e nelle aree ZES del Mezzogiorno.
Previsto un esonero parziale dei contributi previdenziali per assunzioni o trasformazioni a tempo indeterminato nel 2026, fino a 24 mesi.
Assegno di inclusione (ADI)
Beneficio esteso fino a 18 mesi rinnovabili, con 380 milioni di euro stanziati per il 2026 (art. 38).
Altre misure
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Ape Sociale prorogata fino al 31 dicembre 2026 (art. 39);
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Rifinanziato il Fondo per l’occupazione e prorogati gli ammortizzatori per le aree di crisi industriale complessa e i call center (art. 40);
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Pensioni minime aumentate di 20 euro mensili per i soggetti in condizioni disagiate (art. 41).
4. Famiglia, pari opportunità e welfare
Bonus lavoratrici madri
L’art. 46 introduce un bonus integrativo del reddito per le madri con due o più figli.
ISEE e prima casa
Modificata la scala di equivalenza e la franchigia per rendere più favorevole il calcolo ISEE ai nuclei con figli (art. 47).
Congedi e genitorialità
Rafforzate le tutele per genitori lavoratori e ampliati i congedi parentali (artt. 50-51).
Fondi per il welfare
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Rifinanziati il Fondo caregiver e il Fondo minori (artt. 52-53);
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Istituito un contributo abitativo per genitori separati o divorziati con figli a carico (art. 56);
- Rifinanziato il Fondo per il reddito di libertà destinato alle donne vittime di violenza (art. 55).
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