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Legge di Bilancio 2024: aumento aliquote IVIE e IVAFE.

Contabilità
1. Acconto IVA 2023
2. Legge di Bilancio 2024
3. Legge di Bilancio 2024: aumento aliquote IVIE e IVAFE.
4. Certificazione unica 2024: invio entro il 18 marzo.
5. Dichiarazione dei redditi 2023: presentazione tardiva entro il 28.02.2024.
6. Conguaglio dell’Imu 2023, versamenti entro il 29 febbraio.
7. Le principali misure del Decreto Milleproroghe.
8. Riforma dello sport in ambito fiscale/contributivo.
9. Dichiarazione IVA 2024: invio entro il 30 aprile.
10. Le cause di esclusione modelli ISA 2024 per l’anno d’imposta 2023.
11. Decreto “Adempimenti”.
12. Le nuove sanzioni per le dichiarazioni iva.

La Legge di Bilancio 2024 ha previsto, dal 1 Gennaio 2024, l’aumento delle aliquote IVIE e IVAFE.

IVIE: Imposta sugli immobili all’estero.

L’IVIE rappresenta un onere fiscale per i soggetti fiscalmente residenti in Italia che possiedono immobili, a qualsiasi uso destinati, al di fuori del territorio nazionale. La base imponibile varia in base alla localizzazione dell’immobile. Per i Paesi dell’Unione Europea e dello Spazio economico europeo, la base imponibile si calcola sul valore catastale dell’immobile.

L’aliquota è calcolata in proporzione alla quota di possesso e ai mesi dell’anno nei quali il possesso effettivamente c’è stato.

Con la Legge di Bilancio, l’aliquota viene elevata dallo 0,76% all’1,06%.

Il versamento non è dovuto se l’importo complessivo (calcolato a prescindere da quote e periodo di possesso e senza tenere conto delle detrazioni previste per lo scomputo dei crediti di imposta) non supera i 200 euro.

IVAFE: Imposta sul valore delle attività finanziare estere.

L’IVAFE colpisce le persone fisiche residenti in Italia che detengono all’estero prodotti finanziari, conti correnti e libretti di risparmio. La base imponibile dell’IVAFE è costituita dal valore dei prodotti finanziari, dei conti correnti e dei libretti di risparmio detenuti all’estero dalle persone fisiche residenti nel territorio dello Stato.

Con la Legge di Bilancio, l’aliquota viene elevata dal 2×1000 al 4×1000.

L’IVAFE è dovuta proporzionalmente alla quota e al periodo di detenzione, nella misura del 4 per mille del valore dei prodotti finanziari.

Per i conti correnti e i libretti di risparmio l’imposta è stabilita in misura fissa (pari a 34,20 euro per le persone fisiche e a 100 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche).

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