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Decreto Milleproroghe

Fisco
1. Decreto Anticipi: le principali novità.
2. Acconto IVA 2023
3. Decreto Milleproroghe
4. Legge di Bilancio 2024
5. Legge di Bilancio 2024: aumento aliquote IVIE e IVAFE.
6. Certificazione unica 2024: invio entro il 18 marzo.
7. Dichiarazione dei redditi 2023: presentazione tardiva entro il 28.02.2024.
8. Conguaglio dell’Imu 2023, versamenti entro il 29 febbraio.
9. Trasmissione dati Sistema Tessera Sanitaria 2024: il nuovo calendario delle scadenze.
10. Le principali misure del Decreto Milleproroghe.
11. Rottamazione quater: pagamenti al 15 marzo con 5gg di tolleranza.
12. Riforma dello sport in ambito fiscale/contributivo.
13. Dichiarazione IVA 2024: invio entro il 30 aprile.
14. Le cause di esclusione modelli ISA 2024 per l’anno d’imposta 2023.
15. Decreto “Adempimenti”.

Il decreto Milleproroghe è stato approvato dal Consiglio dei ministri. Insieme ai soliti rinvii di graduatorie e termini per le assunzioni nelle Pa, compresi i 700 esperti che i ministeri di Economia e Interni stanno provando a reclutare per supportare gli enti locali nell’attuazione del Pnrr, il provvedimento contiene norme destinate a intrecciare un interesse largo anche fuori dagli enti pubblici. Ecco due delle misure principali.

Rinvio obbligato per la fatturazione elettronica dei medici.

Si tratta in particolare, del divieto di emissione di fattura elettronica per i soggetti tenuti all’invio dei dati al Sistema tessera sanitaria che sarà esteso a tutto il 2024 e infatti sarà obbligatoria l’adozione della fattura in formato cartaceo per le prestazioni sanitarie rese nei confronti delle persone fisiche. Il divieto di emettere fatture elettroniche resterebbe in capo ai:

  • soggetti tenuti all’invio dei dati al Sistema TS con riferimento alle fatture i cui dati sono da inviare a detto Sistema;
  • soggetti che non sono tenuti all’invio dei dati al Sistema TS, con riferimento alle fatture relative a prestazioni sanitarie effettuate nei confronti di persone fisiche;
Un anno in più per notificare gli atti di recupero degli aiuti di Stato.

Concesso un anno in più al Fisco per notificare gli atti di recupero degli aiuti di Stato nei confronti di chi ha utilizzato bonus edilizi, superbonus, crediti d’imposta per la sanificazione o l’ampliamento dei luoghi di lavoro; in sostanza, si dà un anno in più per notificare gli atti di recupero degli aiuti di Stato in scadenza nel primo semestre 2024 in un ampio
gruppo di aiuti il cui importo, e quindi l’eventuale necessità di restituzione, è «determinabile» solo con la dichiarazione. È la caratteristica dei sostegni riconosciuti come credito d’imposta, e in particolare di quelli per gli interventi edilizi delle imprese, dal recupero del patrimonio all’efficienza energetica fino agli interventi antisismici, oppure per la sanificazione e l’adattamento degli ambienti di lavoro. L’elenco degli aiuti è quello riportato negli articoli 121 e 122 del Dl 34/2020.

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